Tecnologie non distruttive per il risanamento e la ricerca di perdite nel campo idrico-fognario

Tecnologie non distruttive per il risanamento e la ricerca di perdite nel campo idrico-fognario

Si è tenuto, lo scorso  13 dicembre,  presso il padiglione Confartigianato in Fiera del Levante, un interessante seminario tecnico, organizzato dal Centro Comunale di Bari  con il patrocinio del Collegio dei Geometri di Bari, inerente nuove tecnologie per il risanamento delle condotte idrauliche.

Erano presenti il presidente Confartigianato Bari Michele Facchini, i componenti del consiglio direttivo di Bari, il direttore di Confartigianato Mario Laforgia, il presidente del Collegio dei Geometri con alcuni componenti del consiglio direttivo.

Ha introdotto i lavori il direttore Mario Laforgia che, auspicando una positiva ripresa economica e lavorativa dopo la pandemia, ha manifestato la vicinanza dell’Associazione alle imprese garantendo loro una molteplicità di servizi che spaziano da quelli erogati dall’ufficio categorie a quelli del credito.

Ha introdotto la trattazione dell’argomento  il presidente del centro comunale Michele Facchini, che dopo aver salutato i presenti, anche a nome di tutto il direttivo, ha sottolineato l’importanza di riprendere ad organizzare incontri in presenza ed ha annunciato che sono in programma ulteriori seminari  su tematiche che interesseranno anche altre categorie.

L’ing. Scopelliti ha successivamente illustrato alcune nuove tecniche di risanamento delle tubazioni che evitano di effettuare scavi, demolizioni e rimozioni di vecchie condotte.

L’intervento di risanamento non distruttivo garantisce, infatti,  il completo recupero funzionale dei manufatti esistenti, con una tecnica che permette di intervenire, per tratti o per l’intero sviluppo della condotta. L’intervento  viene eseguito inserendo all’interno della tubazione,  una guaina  in tessuto, con caratteristiche di deformabilità e di facile adattamento a sezioni e geometrie diverse. La guaina viene impregnata preventivamente  con una  resina   e mantenuta in pressione per la perfetta adesione, sino alla completa essiccazione. La resina impiegata per  impregnare  la guaina assicura elevate caratteristiche meccaniche e fisiche di resistenza.

Ha concluso la trattazione degli argomenti l’ing. De Santis che si è soffermato sulle tecniche utilizzate per la ricerca delle perdite nelle condutture idriche illustrando anche dal vivo la strumentazione adottata.

Auspichiamo”, ha terminato il presidente Facchini “che tali tecnologie siano sempre più diffuse, in quanto  oggettivamente, consentono di abbattere notevolmente i costi ed i disagi dovuti alle demolizioni, allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi”.

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